sabato 26 maggio 2012

casa di mia madre

Non ci vado più a casa di mia madre che ha un cancello un giardino e un tetto proprio come ogni casa dovrebbe avere
L’infanzia è trascorsa in solitudini interminabili e silenziose
Il bambino ha esplorato ogni pianta e ogni vena del marmo e ogni piccolo pezzo di muro e adesso la casa è rimasta uguale a quei giorni per l’incantesimo della fata buona mentre
Intorno si innalzano i pezzi -prodotti - residui di un presente assurdo
È una casa fossile
Se c’è una cosa di cui ho rimpianto è quella solitudine interminabile e silenziosa
Non ci vado più solo qualche volta nei sogni che durano poco - appena prima del risveglio - che sono pieni del presagio del ritorno
 Le immagini sono opere di Michael Case e portano tutte il titolo Areaofinterest, tratte da http://areaofinterest.com/

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